Chiedere è lecito, rispondere costa fatica

La settimana scorsa ho inviato qualcosa come 25 mail ad altrettanti professionisti o presunti tali, chiedendo delle informazioni (e non certo l’elemosina o un rene per un trapianto).
Mi hanno risposto in 3. E due risposte valgono per una sola, perché venivano dallo stesso studio, dove evidentemente non si parlano perché mi hanno scritto due persone diverse dicendomi due cose opposte.

Mi chiedo come ci si faccia ad ammantarsi di professionalità se non si perdono neanche due minuti (perché questa è la perdita di tempo richiesta) per rispondere a una mail. È un atto di educazione e rispetto, due cose che nel mondo del lavoro credo non esistano, grullo io a illudermi.

E con questo voglio rivolgere un pensiero anche a quei due pipponi che mi hanno fatto un colloquio, rassicurando che tutti sarebbero stati avvertiti, indipendentemente dall’esito. Certo. Sto ancora aspettando due righe da parte vostra, fenomeni.
È evidente che è chiedere troppa cortesia una email che ti dica almeno “Spiacente, ritenta e sarai più fortunato”, specialmente quando la paranoia ti spinge a portare il cellulare anche al bagno perché non sia mai chiamino in quel momento (Legge di Murphy sulla telefonia mobile).

Poi dicono che uno si sveglia carico di odio e disprezzo.
Buon lunedì.

8 Pensieri su &Idquo;Chiedere è lecito, rispondere costa fatica

  1. Io mi alzo sempre carico di odio e disprezzo. Quando sono felice sono solo irato.
    Comunque capisco l’attesa e la legge di Murphy… stessa cosa che sta avvenendo a me in questo periodo!

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  2. Puoi darmi retta oppure no, ma Murphy porta sfiga. L’ho provato sulla mia pelle. 🙂
    …poi manca l’educazione, e questo è un dato di fatto, ma calcola che molti professionisti son carichi di mail (moltiplica i due minuti per n), e per esperienza si tende a leggere solo le importanti, e tante volte neanche quelle. Quindi, non sto qui a giustificare nessuno, non me ne viene in tasca nulla, ma a mio avviso tutto ciò fa parte delle regole del gioco. Son regole che fanno imprecare, e parecchio, ma è così.
    Poi per i colloqui, qui son d’accordo con te. Quante volte anche io sono stato attaccato al cellulare mentre ero al bagno, mentre dormivo, lo tenevo perfino vicino alla doccia… Oltre l’ansia dell’attesa, nemmeno una risposta vera e propria. Ma il silenzio, ahimè, è già una risposta, anche se un po’ vigliacca.
    Comunque: (e lo dico anche a me, perché chi ti scrive ha provato le stesse cose sulla sua pelle) bisogna tenere duro, stare con il coltello fra i denti ogni giorno, e vedrai che qualche cosa, prima o poi, si muove! Daje Gin! 🙂

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    • Posso essere d’accordo sulle n richieste da soddisfare che impediscono magari di dare attenzione a tutti, però quei 3 (poi diventati 4 ma solo perché ne ho aggiunto uno in più alla lista) che mi hanno risposto non credo siano meno oberati di lavoro degli altri. Penso sia una questione di volontà e organizzazione. Regole del gioco, sì

      E, sì, Murphy era un uccellaccio del malaugurio

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  3. Se ti consola ho un caso di ventiqualcosa mail a cui è stata fornita ogni volta risposta, ma non alle mie domande. Evidentemente le domande dei loro amici immaginare non solo erano più pertinenti, ma era importante condividerne le risposte.
    Se divento sindaco del mondo, il lunedì lo abolisco come giorno lavorativo 🙂

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  4. Mi ha fatto piacere leggere questo post e i suoi commenti. Da qualche parte allora esiste ancora il rispetto e la voglia di gustarlo. Per esperienza……nel mondo del lavoro ne trovi pochino assai. Buona giornata

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  5. Siamo a martedì e spero che la giornat asia meno piena di odio e disprezzo, non per altro, ma perchè consumano te.

    A parte ciò, il problema del “almeno dimmi di no” è vecchio come il mondo ero cccciova io e questo è tutto un dire….

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Si accettano miagolii

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