Sapore vero

 
A tratti vorrei quasi non laurearmi più. Mi stanca terribilmente tutto ciò che c’è attorno questo "evento". A parte la mia naturale idiosincrasia verso questi che sono considerati dalla società dei riti di passaggio da celebrare, non sopporto l’idea che le persone che ho attorno siano più entusiaste di me.
Io francamente non trovo nulla da festeggiare.
Punto primo, ho fatto solo il mio dovere, nulla più.
Punto secondo, non l’ho fatto nemmeno bene.
Mi laureo a 24 anni suonati, a marzo è finito l’anno accademico così risulto laureato in 4 anni, non arrivo nemmeno a 100 come voto finale. In teoria potrei arrivarci se la commissione mi desse il massimo dei punti, il problema è che non mi daranno mai il massimo, dato che a loro non frega niente della tesi, se è fatta bene o male, loro guardano il voto di partenza. Se uno parte con un voto basso dicono "vabè questo è scarso…diamogli il minimo sindacale".
 
Sarà una festa della mediocrità, questa.
 
La festa, poi. La mia festa ideale sarebbe bermi una birra con tre-quattro amici, quegli storici, due chiacchiere e due risate sincere. Uno scenario che fa molto Amaro Montenegro (da qui il titolo del post) a pensarci bene (anche se per godersi l’amaro, come fa vedere lo spot, c’è bisogno prima di scampare ad un incidente aereo, una tempesta di sabbia, un comizio della Lega).
 
Poi in tutto questo c’è la consueta domanda di rito "Che vuoi fare dopo?"; non lo so, non ne ho idea, non voglio pensarci, voglio aprirmi la testa, prendere il cervello e metterlo in frigorifero sino a settembre.
 
 
 

Un pensiero su &Idquo;Sapore vero

  1. "(anche se per godersi l’amaro, come fa vedere lo spot, c’è bisogno prima di scampare ad un incidente aereo, una tempesta di sabbia, un comizio della Lega)"Io invece credo che quattro anni di università bastino 😛

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