Attesa

 
Caducità
 
oggi non siamo
quel che cerchiamo
 
 
vendiamo le nostre piaghe
estensioni di menti fragili
critici mercanti del nostro avvenire
 
 
nei non luoghi della nostra esistenza
dispersi e ritrovati
 
 
Domani fuggiremo
 
Oggi
 
Attesa
 
 

Notizie della settimana

Rutelli correrà per Roma.
Gli abitanti della città eterna spargono chiodi per le strade.

La Russia non riconosce il Kosovo.
Il Cremlino: “I bombardamenti della Nato l’hanno sfigurato a tal punto da renderlo irriconoscibile”.

Aida Yespica forse si candiderà nelle liste del Pdl.
Berlusconi: “Le avevo detto di presentarsi in camera, non alla Camera”.

Tiziano Ferro pronto ad incidere un nuovo album. Giuliano Ferrara rilancia la sua corsa politica e si propone come Ministro della Sanità.
Il Papa allarmato ha ribadito che l’inferno esiste.

Il rettore de La Sapienza Guarini si è recato dal Papa.
“Sono venuto a portare un pò di Sapienza in Vaticano” ha esclamato incontrando il Pontefice.

Secondo gli scienziati lo spessore della via Lattea sarebbe maggiore del previsto. “Sembra Ferrara di profilo” hanno esclamato.

Robespierre

 
Ho fatto l’esame di seconda elementare nel 1975.
Il socialismo era come l’universo:
in espansione.
 
La maestra mi chiese di Massimiliano Robespierre.
Le risposi che i Giacobini avevano ragione e che, Terrore o no,
la Rivoluzione Francese era stata una cosa giusta.
La maestra non ritenne di fare altre domande.
 
Ma abbiamo anche molti ricordi di quel piccolo mondo antico Fogazzaro:
 
l’astronave da trecento punti di Space Invaders
Enrico Berlinguer alla tv
Le vittorie olimpiche di Alberto Juantorena
in nome della Rivoluzione Cubana
I Sandinisti al potere in Nicaragua
Il catechista che votava Pannella
Gli amici del campetto passati dalle Marlboro direttamente all’eroina
alla faccia delle droghe leggere
I fumetti di Zora la vampira porno e la Prinz senza ritorn
Il referendum sul divorzio e non capivamo perché
se vinceva il No il divorzio c’era e se vinceva il Si non c’era
Anna Oxa a Sanremo conciata come una punk londinese
i Van Halen
La prima sega
-La vicina di casa, un travestito ai più noto come Lola
che mia madre chiamava Antonio con nostro sommo sbigottimento
Jarmila Kratochivilova
Il Toblerone, qualcuno sa perché
Una scritta degli ultras della Reggiana dopo il raid aereo americano su Tripoli negli anni ottanta.
Diceva: "grazie Reagan, bombardaci Parma"
 
E poi la nostra meravigliosa toponomastica:
 
Via Carlo Marx
Via Ho Chi Minh
Via Che Guevara
Via Dolores Ibarruri
Via Stalingrado
Via Maresciallo Tito
Piazza Lenin a Cavriago
E la grande banca non più locale con sede in Via Rivoluzione d’Ottobre.
 
E infine il mio quartiere,
dove il Partito Comunista prendeva il 74%
e la Democrazia Cristiana il 6%.

Riflessioni sotto l’acqua

 
E’ fastidioso trovarsi con i capelli bagnati in testa per lavarseli, e scoprire che il flacone dello shampoo è desolatamente vuoto. In quel caso afferri il flacone con decisione e provi a spremerlo sperando che qualche goccia di shampoo gli sia rimasta attaccata alle pareti.
 
shfiughhh….shfiughh
 
E’ il rumore che esce dall’apertura del flacone mentre lo stritoli, sembra uno a cui è andata di traverso una polpetta e sta soffocando.
 
Finalmente, dopo averlo stritolato fino a farlo diventare un grissino, il flacone eiacula poche gocce biancastre viscide, emettendo un gemito.
 
 
Penso che mi taglierò i capelli, comunque. Anche se ora sono ancora corti, tra qualche giorno passo a far visita al barbiere.
 
Il barbiere.
Col barbiere, si sa, c’è confidenza, si parla, si discute, eccetera.
 
Sono 9 anni che io vado sempre dallo stesso barbiere, e il massimo livello che abbiamo raggiunto per le nostre conversazioni è il seguente:
 
 
Lui: Wè, tutto bene?
Io:  Si si.
Lui: La scuola come va? (continua a chiedermi della scuola, anche se sono 5 anni che l’ho finita)
Io:  Tutto bene.
 
FINE
 
 
A pensarci bene però non so se mi conviene andare a tagliare i capelli. A marzo ricominciano i corsi, e tagliare i capelli prima che comincino getterebbe in paranoia la mia ragazza.
 
Si, perchè lei pensa che all’università ci vado per fare le sfilate, quindi io mi faccio bello per l’occasione.
M’immagino la scena: io entro in facoltà calpestando un tappeto rosso, vengo investito dai flash dei fotografi, abbasso gli occhiali da sole e ammicco all’obiettivo, poi mi giro e faccio l’occhiolino a due tipe che mi guardano struggendosi per me.
 
Si, più o meno questa sarà la scena che vede.
 
Oppure vede la facoltà come il set di un video hip hop americano: io entro con sottobraccio due mulatte mezze nude, ho anelli d’oro alle dita e catenone col simbolo del dollaro al collo, saluto tutti facendo yò yò, yeah! mothafuck!, poi lascio andare le due tipe, e ne arrivano altre due che aspettavan solo me. 
 
Eh, l’università.
 
Stamattina ci sono andato per sbrigare delle formalità burocratiche. 
Ho consegnato la richiesta per partecipare venerdì ad un interessaaaaaantissimo seminario, col quale ci togliamo dai regali gioelli di famiglia 2 crediti per altre attività formative (e finalmente saranno finiti, saremo a quota 6 cfu), e ho ritirato i moduli per chiedere la tesi, giacchè una volta fatto l’esame che sto preparando per fine febbraio, mi resteranno solo altri 6 esami. Dato che la richiesta vale fino al 20 marzo 2009, conviene farla, e per l’anno prossimo di questi tempi potrei trovrmi laureando/ato.
 
E poi a settembre andare via, e cambiar vita.
 
 
Sempre che io mi decida a crescere.
 
Tra 7 giorni avrò 23 anni, cazzo. E ancora non ho deciso chi/cosa voglio essere da grande.
 
 
Yò yò.
 
 

Musica. Città, solitudine, freddo, trasporti.

 
Oggi mi va di raccontare questo disco:

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Era circa l’una di notte, e riascoltavo questo disco nel letto, prima di dormire.
 
E’ sorprendente come ogni volta certi dischi ti diano impressioni diverse, ti facciano vedere cose diverse. Questa volta è stato grandioso perchè "ho visto" la musica. Mi era successo ultimamente con della roba new age che avevo scaricato, quella dove si sente acqua che scorre e in sottofondo sempre il solito plin plon plan. Però oltre a vedere un giardino di una casa, con uno stagno e un paio di sassi nel centro, non avevo visto altro.
 
 
Ieri notte, mentre il disco scivolava via nelle orecchie, ha cominciato a prendere forma nella mia immaginazione una città, una città non ben definita, quasi sicuramente del nord Europa: il clima era inconfondibile; faceva abbastanza freddo, il cielo era grigio, c’era tanta umidità, le strade erano bagnate, un vento gelido arrivava a folate e ti colpiva così duro che sembrava trapanarti le tempie.
 
Vedevo le note rimbalzare tra i palazzi di questa città, dal centro fatto di vetro e acciaio fino alla periferia di vecchi capannoni industriali abbandonati. Per strada, poche persone, auto che corrono via sollevando dall’asfalto acqua nebulizzata.
 
 
Parte Let down:
 
Transport
motorways and tramlines
starting and then stopping
taking off and landing
the emptiest of feelings
disappointed people
clinging onto bottles
and when it comes its so so disappointing.
Let down and hanging around
crushed like a bug in the ground
let down and hanging around
shell smashed
juices flowing
wings twitch
legs are going
don’t get sentimental
it always ends up drivel
one day
i’m going to grow wings
a chemical reaction
hysterical and useless
hysterical and
let down and hanging around
crushed like a bug in the ground
let down and hanging around
let down again
you know
you know where you are with
you know where you are with
floor collapses floating
bouncing back
and one day (you’ll know where you are)
i am gonna grow wings
a chemical reaction
hysterical and useless
hysterical and
let down and hanging around
crushed like a bug in the ground
let down and hanging around.
 
 
L’immagine ad un certo punto torna in centro verso un ponte per i pedoni, sul fiume che taglia la città. C’è qualcuno che cammina sul ponte, un qualcuno che non vedo in modo ben definito, mi sembra tutto blu e grigio, avrà trent’anni circa, è magro ed emaciato. Si ferma, si appoggia alla ringhiera. Sembra triste, guarda il fiume, solleva la testa e dirige lo sguardo alla città, poi si allontana dalla ringhiera e riprende a camminare.
 
 
 
E poi ho spento il lettore mp3 mentre era appena finita No surprises, e mi sono addormentato penso subito dopo.
 
 
 
Chissà chi era e che faceva quel tipo.

Ubiquità

Mi chiedo perchè noi umani non possiamo esser dotati del dono dell’ubiquità, e perchè la scienza non si attivi di più nelle ricerche per riuscire, in un prossimo futuro, a far sì che possiam essere in due posti contemporaneamente.

Lunedì 25 febbraio, ore 14:30, avrei dovuto sostenere un esame da 3 crediti, per completare i 9 cfu di altre attività che sono previste per il terzo anno.

Si perchè da me non facciamo esami, ma “attività formative”, “altre attività”, eccetera.

Qualche settimana fa, invece, avevo partecipato ad un seminario che valeva 2 cfu, da mettere insieme per altre attività ancora. Da notare che l’ultimo incontro di questo seminario si è tenuto l’11 gennaio, da allora ero in attesa che comunicassero la data per farsi registrare questi 2 crediti.

Ebbene, hanno deciso la data. 25 febbraio ore 14:30.

Ma che cazzo.

Ora cosa dovrei fare, mi presento all’appello per la registrazione del seminario, poi esco, vado a fare l’esame spiegando alla docente la situazione e chiedendo se può farmi sostenere subito l’esame, e poi ritorno al seminario, oppure mi presento all’appello per l’esame, poi spiego alla docente che devo andare – evitando che mi chiami quando sono assente – presentarmi alla registrazione, e poi tornare a fare l’esame?

Il problema è che c’è una piccola variabile indipendente, anzi, due: per il seminario credo saremo un centinaio di noi, ed inoltre non credo si debba solamente firmare e andar via, visto che vogliono anche i due comunicati stampa che tempo addietro avevamo fatto come esercitazione; immagino quindi vogliano anche discuterli.

Ma che rottura di palle, con tanti giorni e tante ore a disposizione proprio lo stesso giorno e la stessa ora.

 

Stranezze da RPG

Non potevo non postarlo…è una lista delle stranezze (un pò rivista e riveduta da me) contenute nei vari FF, che ho trovato su un sito
1 – In ogni RPG che si rispetti il mondo è in pericolo e prima della fine del gioco qualche città viene rasa al suolo.
2 – Solitamente i cattivi sono in possesso della tecnologia, hanno robot, fabbriche, armi atomiche, mentre i buoni vivono in villaggi pacifici a contatto con la natura.
3 – L’eroe si innamora quasi sempre della ragazza che ha conosciuto cinque minuti prima, non importa quanto misteriose siano le sue origini.
4 – Negli RPG i personaggi possono entrare in casa d’altri senza avere le chiavi e rubare oggetti preziosi come se niente fosse. Peccato non funzioni nella vita reale!
5  – Negli RPG la gente può andare in giro con spade da 2 metri e mezzo, nunchaku, fucili o fruste eppure nessuno sembra farci caso.
6 – Una volta che avete venduto un oggetto in un negozio e tentate immediatamente di ricomprarlo, il negoziante vi dirà che l’ha già venduto e non apparirà nella lista degli oggetti disponibili.
7 –Le case sono molto, molto più grandi all’interno di quanto non lo sembrino all’esterno.
8 – Non importa quante volte usate un’arma in battaglia: essa non si deformerà mai, né si danneggerà, anche nel caso in cui venga usata contro robot d’acciaio o mostri corazzati.
9 –Succede spesso che i vostri personaggi debbano fare un giro dell’oca per arrivare in un punto che apparentemente potrebbero raggiungere con un semplice salto.
10 – Nel mondo degli RPG basta dormire per curare tutte le ferite e addirittura resuscitare.
11 – Nelle città o nei villaggi le persone che vi abitano sono in numero maggiore rispetto alle case che sono effettivamente abitabili. La domanda è: dove vanno a dormire tutti?
12 – In un gioco di ruolo stranamente il vostro gruppo è l’unico su tutto il pianeta che ha il compito di salvare il mondo.
13 – Qualsiasi cosa può diventare un mezzo di trasporto: castelli, città, accademie militari…
14 – Solitamente il viaggio da un continente all’altro finisce dopo aver parlato con tutto l’equipaggio presente sul mezzo di locomozione.
15 – Spesso dopo aver sconfitto un boss in un labirinto o in una caverna, inizia a crollarvi il soffitto in testa.
16 – Vi renderete conto, durante i vostri viaggi, che i pettegolezzi viaggiano molto velocemente. Infatti da qualsiasi parte andiate, le persone in strada vi riconosceranno e saranno sempre aggiornate sugli ultimi eventi.
17 – La maggior parte dei passanti vi dirà sempre le stesse cose, non importa quante volte voi ci parliate insieme.
18 – Spesso quando una persona vi pone una domanda a scelta multipla continuerà a ripetere la stessa domanda finché non selezionerete le risposta corretta.
19 – In ogni RPG che si rispetti è inutile essere pacifisti: l’unico mezzo per vincere contro il male è la guerra, o comunque l’utilizzo di armi e le maniere forti.
20 – Quando non siete sicuri di quello che dovete fare, chiedete alla popolazione del villaggio o della città in cui vi trovate: sapranno sempre consigliarvi e indirizzarvi verso la via giusta.
21 – Non importa quanto ovvie possano essere certe trappole: nel corso del gioco succederà sicuramente di cadere in una di esse prima di arrivare alla fine.
22 – Quando un personaggio maschile si traveste da donna (vedi Cloud), tutti lo trovano molto più affascinante di qualsiasi ragazza vera.
23 – Le città e i villaggi, nella maggior parte dei casi, hanno al massimo un paio di  negozi, un bar, un albergo, un tempio e una casa (quella del ricco signore, o comunque della persona più in vista della città). Il resto della popolazione vive per strada.
24 – Solitamente un personaggio esperto di arti marziali ha imparato tutto quello che sa da un vecchio maestro il quale è passato dalla parte dei cattivi, è stato ucciso, oppure è scomparso senza lasciare traccia.
25 –Se a due personaggi capita di rimanere soli davanti alla luna piena, questi probabilmente si innamoreranno l’uno dell’altra.
26 – I personaggi dei giochi di ruolo solitamente hanno un solo vestito che usano per tutto il corso del gioco. L’unica occasione in cui lo cambiano è quando devono travestirsi per entrare in una base nemica, o quando indossano l’uniforme ufficiale della fazione alla quale appartengono.
27 – Per quanto riguarda le ragazze, non importa se indossano una gonna o un vestito lungo ed estremamente scomodo, infatti non lo cambiano nemmeno quando si trovano a scalare montagne, avventurarsi nel deserto o camminare con l’acqua alle gambe o in mezzo al fango.
28 –
La visione della politica negli RPG è molto semplice: solitamente i Regni sono controllati dai buoni, mentre gli Imperi dai cattivi.
29 – Quando una ragazza decide di arrangiarsi da sola e andare incontro al pericolo senza il suo eroe, spesso fallirà inesorabilmente o verrà rapita e sarà necessario ancora una volta salvarla.
30 – Di solito i personaggi che vengono a far parte del vostro party ma solo per poco tempo sembrano molto più forti degli altri o possiedono abilità di gran lunga più potenti.
31 – Negli RPG il personaggio principale può contare sull’aiuto di vampiri dal cuore tenero, draghi, demoni, maghi neri, ladri e assassini per salvare insieme ad essi il mondo e liberarlo dalle forze del male.
32 –Eccetto quando parte un conto alla rovescia in alto a sinistra o a destra dello schermo, avrete tutto il tempo che desiderate per portare a termine qualsiasi azione, anche quando c’è un pericolo imminente.
33 – Spesso negli RPG ci sono segreti e missioni secondarie che non vengono nemmeno lontanamente accennate nel gioco. Per scoprirle e sapere come portarle a termine è quasi sempre necessario comprare la guida ufficiale del gioco (che logicamente non è gratis).
34 – La qualità dei negozi in generale dipende da quanto sono lontani dal luogo di partenza. Infatti, non importa se la città dalla quelle prende avvio il gioco è super-moderna e tecnologicamente avanzata: solitamente lì troverete armi di base e oggetti di scarso valore, mentre nel più remoto villaggio alla fine del gioco potrete trovare in vendita armi potentissime e gli oggetti migliori.
35 – Non importa quanto devastato sia il mondo in cui vi trovate: alla fine del gioco ci sarà sempre qualche negoziante sopravvissuto pronto a vendervi i migliori oggetti e le migliori armi, magari proprio fuori dalla base del nemico finale.
36 – Il miglior momento in cui potete portare a termine le missioni secondarie è quando la caduta di una meteora sul vostro pianeta è imminente (vedi FFVII).
37 – Durante la battaglia finale, sarà necessario sconfiggere il nemico per almeno due o tre volte. All’inizio avrà le sembianze di una persona normale, mentre alla fine rivelerà la sua vera forma e spesso vi troverete davanti una creatura alata, mentre in sottofondo sentirete una musica remixata con cori estatici (vedi FFVI e FFVII).
38 –  In ogni RPG che si rispetti esiste una creatura nascosta che è molto più potente del mostro finale. E la domanda è: se è così potente, perchè si nasconde?
39 – Quasi sempre i personaggi dei giochi di ruolo hanno un solo genitore, se non addirittura nessuno. Generalmente i personaggi maschili hanno solo la madre, mentre quelli femminili il padre.
40 – A parte qualche rara eccezione, i protagonisti sono sempre molto affascinanti, neanche fossero usciti da una rivista di alta moda.
41 – I personaggi corrono per più di 50 ore senza mai stancarsi, oppure cadono da metri e metri di altezza senza slogarsi le caviglie.
42 – Città e villaggi, visti dall’esterno, sono più piccole dei personaggi.
43 – Spesso, quando le Summon fanno la loro apparizione durante una battaglia, il party sparisce, oppure i membri che lo compongono fuggono via, morti inclusi.
44 – Sia i personaggi del gioco che i mostri hanno sempre con sé un enorme arsenale di oggetti pur non portando sacche o zaini di alcun tipo.
45 – In ogni RPG che si rispetti, il mostro finale è alla fine di un lungo e tortuoso labirinto, in cui sono presenti mostri comuni ma anche molti boss.
46 – Ovunque vadano, i personaggi femminili, nonostante indossino vestitini corti e leggeri,o calzoncini sgambati, non hanno mai freddo (a pensarci bene questo succede anche nella realtà XD ).
47 – Durante una battaglia non c’è bisogno d’avere troppa fretta: sicuramente la creatura mostruosa che avete davanti attenderà qualche attimo (o vi lascerà il vostro turno) per poterla liberamente attaccare.
48 – È veramente curioso che un gruppo di ragazzi che si conoscono da quando erano piccoli abbiano riformato per puro caso del destino lo stesso identico gruppo per andare a salvare il mondo.
49 – In ogni RPG (a parte qualche eccezione) sembra sacrilego avere gli occhi marroni: i colori disponibili sono azzurro (Cloud, Squall, Gidan, Tidus, insomma, i protagonisti!), verde acqua (Aeris, Sephiroth) o addirittura rossi (Tifa).
50 – Appena vinto un combattimento i personaggi festeggiano anche se durante lo scontro è morto un loro compagno.
51 – Chi gioca a FFVIII è abituato, in battaglia, ad attendere un certo cane che per puro caso passa di lì, salva l’intera squadra che è stata devastata da un maledettissimo Cactus gigante, e poi corre chissà dove per ripresentarsi puntualmente e per essere letteralmente “sparato” dalla sua padroncina contro una qualche creatura infernale.
52 – Se mentre state salendo le scale venite attaccati da un mostro, vi ritroverete comunque a combattere nel corridoio che avevate appena lasciato.
53 – È stupefacente pensare che si possa invocare una Summon in grado di lanciare sfere di fuoco, inondare il terreno o addirittura sbriciolarlo, senza che il luogo in cui essa scatena tutta la sua potenza riporti mai qualche danno.
54 – Nei giochi di ruolo i personaggi possono trattenere il fiato per minuti e minuti battendo qualsiasi record di apnea, oppure saltare come nessun altro uomo sarebbe in grado di saltare per salvarsi dalla distruzione di una città.
55 – In ogni RPG, nel vostro party ci sarà sempre qualcuno che sa come far funzionare i computer… ma nel caso in cui non ci sia, non dovete preoccuparvi: vi basterà premere qualche tasto a caso e avrete il 50% di possibilità che il computer faccia quello che volete!! (nell’altro 50% dei casi il computer esploderà oppure innescherà un processo di autodistruzione dell’edificio in cui vi trovate…).
56 – In ogni RPG che si rispetti ci sono miliardi di persone che si assomigliano: basta vedere i soldati nemici in FFVIII… sono tutti uguali, stessa altezza stessa corporatura, ma sopratutto stesso modo di morire una volta sconfitti: addestrati anche a crepare?
57 – In quasi tutti i capitoli Final Fantasy c’è sempre un personaggio di nome Cid.
58 – Se si resta fermi in una città anche 24 ore, il tempo rimarrà sempre quello di quando ci si è arrivati: sarà sempre giorno… o notte, a seconda della città.
59 – Quasi in ogni RPG il protagonista inizia la sua avventura svegliandosi in un letto (di casa sua o di un’infermeria…) ed è possibile scegliere il suo nome solo nel momento in cui qualcuno gli domanda: “Come ti chiami?”.
60 – In ogni RPG c’è un personaggio che usa la spada, uno che usa i pugni e uno che usa armi da tiro…
61 – È incredibile come negli RPG sia molto semplice fare soldi e accumulare ingenti somme. Da spendere quasi tutte per pozioni e armi, e mai per godersi la vita.
62 – Nelle case di FF vige un arredamento a dir poco atipico: pur essendo possibile trovare oggetti assurdi in luoghi assurdi (pietre magiche nei lavandini, Save Points accanto al letto…), nel caso qualche personaggio abbia bisogno di un water farà bene ad arrangiarsi con qualche cespuglio.
63 – Pur avendo combattuto battaglie interminabili senza esclusione di colpi,con mostri apparentemente indistruttibili, i vestiti dei personaggi rimangono intatti, e le loro pettinature non si scompongono di un millimetro.
64 – Quando i cattivi invocano le Summon, sono in grado grazie ad esse di distruggere intere città; quando invece il party le usa in battaglia, raramente riesce a sconfiggere con un colpo il nemico.
65 – Non importa se il cattivone di turno si è impossessato dell’eroina o se una base sta per esplodere, o se sta per verificarsi la fine del mondo: troverete sempre qualcuno disposto a farsi una partita a carte con voi.
66 – Una cometa minaccia la distruzione del pianeta? Sta per verificarsi la fine del mondo? No problem, nelle varie città troverete sempre personaggi intenti a fare la vita di sempre senza prestare la minima attenzione al pericolo imminente. Molto zen, non c’è che dire!
67 – Dopo battaglie durissime, nessuno dei personaggi riporterà ferite o tagli permanenti di alcun tipo. A parte Squall dopo lo scontro iniziale con Seifer; dopo quell’episodio, pur affrontando mostri, streghe, e nemici con mitragliatrici, non subirà altri sfregi.
68 – Negli RPG si inizia praticamente sempre senza avere il benché minimo mezzo di trasporto e si arriva alla fine del gioco con in mano qualcosa come una navicella ultratecnologica
69 – Anche se si è morti in battaglia, durante l’esplorazione o sulla mappa del mondo i personaggi sono ancora vivi.
70 – In giornate fortunate si può venir colpiti anche da 200 fulmini consecutivamente, senza accusare shock, convulsioni, emicranie.
71 – Uccidendo un mostro di qualsivoglia specie si troverà denaro al suo interno (da notare che anche i mostri più strani o insignificanti, come ragni e insetti, si portano dietro soldi pur non servendosene affatto).
72 – In quasi tutti i Final Fantasy per un breve periodo si può combattere a fianco di una persona che poi si rivelerà o il cattivone di turno (Seifer, Seymour) o addirittura il boss finale (Sephiroth).
73 – Spesso, quando un personaggio è in fin di vita, è in grado di sferrare un attacco che è di gran lunga più potente rispetto ad un attacco che sferrerebbe in condizioni di piena salute!
74 – In diversi RPG, fatta eccezione per le sequenze filmate, quando un compagno o un mostro viene ferito non c’è neanche la minima ombra di sangue.
75 – Molto spesso nei GDR c’è il classico personaggio che non usa armi, ma solo la forza delle proprie mani: sarebbe interessante poter chiedere a personaggi come Sabin, Tifa e Zell come possono dare cazzotti a robot o nemici super corazzati senza emettere il benché minimo gemito di dolore!
76 – I personaggi negli RPG non mangiano e non hanno bisogno di usare un bagno. Dopo battaglie infinite con mostri apocalittici e assetati di sangue, nella prima città che incontrano hanno come bisogno impellente quello di dormire,  piuttosto che quello di farsi un bagno.
77 – Bisogna desumere che siano state sacrificate migliaia di fenici per ogni gioco, visto che nei negozi di oggetti si trovano sempre 99 Code di Fenice o 99 Piume di Fenice. Il fatto strano è che non se ne incontrano praticamente mai (a parte una) di fenici vive: si saranno estinte tutte?
78 – Non importa quali armi si utilizzino o quanto assurde o stravaganti possano sembrare (pupazzi, palloni, arpe, pennelli, dadi truccati, megafoni…), i negozi ne avranno sempre nuovi modelli, di solito più potenti.
79 – Se un membro del party ha fratelli o sorelle può capitare:
a) che sia necessario combatterci quasi fino a ucciderlo prima che diventi un alleato (vedi FFII, FFIV);
b) che si unisca al party, ma non subito (FFV, FFVI);
c) che sia un cattivo irrecuperabile, e che l’unica soluzione sia quello di ucciderlo (FFIX)
80 – Se una meteora sta per colpire il pianeta, e il saggio del gioco dice che manca una settimana all’impatto, potete anche impiegare mesi per portare a termine le missioni secondarie… ma una volta battuto il boss finale, la meteora si affretterà a precipitere subito.
81 – Il protagonista non riesce mai ad incontrare ragazze normali, dato che queste possono essere:
incroci tra umani ed entità superiori, possono parlare con il pianeta, essere streghe, evocare mostri di inaudita potenza o essere comunque abilissime nell’usare una certa arma.
82 – Si possono invocare mostri mastondotici anche in spazi angusti.
83 – Ci sono scrigni del tesoro ovunque, perfino in un vulcano, sott’acqua o all’interno di un mostro; e non si capisce chi è che abbia passato il tempo a seminarli in giro per il mondo, e sopratutto, perchè siano rimasti intatti fino al momento in cui arrivano i protagonisti del gioco.
84 – Negli RPG se un personaggio vuol parlare con un passante gli deve praticamente andare addosso.
85 – Non si sa mai che vita abbiano avuto i vari personaggi prima del tempo in cui si svolge la trama principale: essa viene a galla solo durante lo svolgimento della storia.
86 – Il protagonista maschile è sempre bello e giovane, e può essere: a) Un tizio gioviale, sempre allegro e con la battuta pronta, che spesso se ne esce con frasi ingenue o gaffes; b) Un figuro antipatico, malinconico, scuro ed esistenzialista, che dice (controvoglia) sì e no 10 parole in tutto il gioco.
87 – La protagonista femminile è sempre dotata di abilità speciali (poteri invocativi o quant’altro), ha un forte senso del dovere e dell’abnegazione, è ovviamente saggia e un po’ malinconica ed è sempre contrapposta a un altra ragazza, che è sempre il suo assoluto opposto: infatti non ha poteri straordinari, fa sempre quello che gli pare, è sempre felice e per lei nella vita tutto si riaggiusta sempre, senza bisogno di combattimenti o sacrifici, ed è sempre più giovane della protagonista.
88 – Quando si affronta una Summon, questa sarà sempre una belva assatanata, con poteri tremendi e in grado di mettervi k.o. Una volta sconfitta, diventerà docile come un agnellino e passerà dalla vostra parte. Ovviamente i suoi poteri saranno minori rispetto a quelli che aveva quando ha combattuto contro di voi.
89 – In quasi tutti i giochi di ruolo,i personaggi sono miracolosamente capaci di aprire bauli, raccogliere ed usare oggetti senza nemmeno toccarli.