Tarà tararà tarà…al Senato ad un certo punto credo si ballasse la samba. Sto cercando di rintracciare il nome di quel senatore che dopo la votazione si strafogava come un porcello d’allevamento, assieme ad altri che gozzovigliavano allegramente. Senatori, eh, gente impeccabile che ha un contegno. Non gente che pippa e va a mignotte, e però poi difende il Papa, vota leggi contro le droghe leggere, eccetera.
Alla fine, comunque, come era prevedibile, il Governo è caduto.
Uno degli handicap del centrosinistra (altri handicap sono D’Alema, Rutelli, et similia) è quello di non sapersi vendere (anche se alcuni di loro han venduto una parte del proprio corpo, per la precisione quella che quando ci si siede fa contatto con la sedia) al pubblico, di non saper comunicare e trasmettere un’immagine positiva. Alla fine quel che rimarrà impresso del fu Governo, sarà la litigiosità, sarà Sircana che va a transessuali, saranno le tasse “affamatrici e portatrici di miseria”, sarà l’indulto (votato da 245 senatori, ieri il Governo ne aveva 156, i conti non mi tornano), saranno le leggi “liberticide” (ricordo ancora il tam tam su internet di tanti sfaccendati segaioli brufolosi e rincoglionite glitterate mocciane che inveivano contro la legge che voleva far chiudere i loro cari bloggucci: aiuto aiuto il governo ci vuole censurare i blog! ). Perchè è tutta questione di immagine, e Silvio lo sa, anche del suo Governo si ricordano particolari folkloristici e non, ma una piazzata organizzata con un pò di sana demagogia e claque al seguito, un paio di sondaggi diffusi, un pò di questo e quello e passa tutto.
Il centrosinistra, chiuso nelle sue beghe, nei suoi particolarismi, e in particolare quelli del Pd intenti a coccolare la propria creatura, non ha capitalizzato ciò che ha fatto, ha sempre di più trasmesso l’idea di Prodi come un leader solo, che andava a sfracellarsi contro gli scogli mentre tutti gli altri raggiungevano le scialuppe.
E quindi non rimarrà memoria dei conti pubblici risanati (dopo l’eccellente gestione delle casse dello stato da parte di quel mentecatto di Tremonti), della lotta all’evasione fiscale, del taglio dell’Ici e di altre cose, i fatti parlano chiaro. E raccontano che non basta l’antiberlusconismo (anche se sarebbe da verificare quanti dei componenti della maggioranza fossero antiberlusconiani, in particolare due di essi di cui diremo solo – per motivi di privacy – che i loro nomi iniziano per D ed M e finiscono, rispettivamente, con -ini e -astella) per realizzare un surrogato di compromesso storico tra sinistra e moderati centristi.
Gli eventi successivi a questi fatti saranno un noioso clichè di quanto di peggio la politica può offrire, con i soliti attori. Berlusconi sfrutterà ancor di più il sano populismo che lo contraddistingue; la Chiesa intanto si frega le mani, perchè è in momenti di crisi come questa che può espandere i propri domini (già in questi giorni, affondava colpi ben assestati, Bagnasco ad esempio al congresso della Cei denunciava i mali di un Paese in crisi) Montezemolo, che oggi chiedeva una nuova legge elettorale – ma fatta bene mi raccomando! (ok non diceva così, ma il senso era quello, basta controllare le dichiarazioni che ha rilasciato) -, avrà altri da cui andare a batter cassa, eccetera.
E’ lo show, gente, e ora attendiamo con ansia il Silvio episodio III – La vendetta dei Sith.
Forte il lato oscuro è.